domenica 15 maggio 2016

Partire

Partire
Non sono mai stata una ritardataria, eppure ultimamente arrivo sempre al pelo e questo genera un conflitto con me stessa: ce la faiiii? Si può sapere che ti succede??? Forse sto imparando a fregarmene o, meglio, ad essere meno sul pezzo, è che non sono ancora tutta allineata con me medesima, per questo il conflitto. Prendo la macchina o il treno per Milano? Il treno: meno stress, più tranquilla- la macchina: più comoda, quando rientro non sono vincolata dagli orari e da attese inutili...eh sì il tempo va reso efficiente in ogni singolo frammento... Prendo la macchina e all'altezza di Paullo sono già pentita, potevo prendere il treno... Comincia il mantra "dai dai dai che ce la fai!" Poi analizzo mentalmente il percorso per non perdere ulteriore tempo... Arrivo a Corvetto, " dai dai dai che trovo un parcheggio", mollo la macchina " rallenta tempo, rallenta tempo" devo pure prelevare , avrò nel portafoglio si e no 0,15 centesimi...fatto... corro in metropolitana, salgo, mi siedo, guardo il numero di fermate per Centrale, guardo l'orologio... Si ce la faccio, anzi sono pure in anticipo, mi sento efficiente... o deficiente?...vabbe' mi rilasso e guardo le persone. Quando sono in viaggio, su qualunque mezzo, mi piace guardare le persone, guardare nelle case che passano veloci da un finestrino, ascoltare frammenti di discorsi...in metro sono quasi tutti con la testa bassa concentrati sul telefonino o meglio, smartphone, non ci si guarda più... Una ragazza parla al telefono, auricolari nelle orecchie e contemporaneamente "whatsuppa", in che cavolo di realtà vive??? Di fronte a me un signore elegantemente vestito, forse è una divisa?, è concentrato sul suo cellulare, ha delle belle mani, l'ho già detto che guardo molto le mani?, dita affusolate, l'anulare sembra non appartenere a quella mano, è quasi un estraneo...porta la fede.. allora mi immagino la loro vita... ha il viso stanco, borse sotto gli occhi, potrebbe avere tra i 40 e i 50 anni, biondo cenere i capelli, occhi azzurri, di un azzurro acquoso, un po' spento... sta nella sua realtà...due asiatici, loro hanno spesso delle belle mani...parlano e ovviamente non capisco... due donne, forse una è la mamma, la mamma sta in piedi e guarda le persone, la figlia, una signora forse sulla quarantina portati male, seduta, guarda il suo smartphone, pure lei ben vestita.. Una ragazza parla ad alta voce, al telefono, ovviamente, i discorsi sono come quando fotografi un piatto di pasta e lo pubblichi su Facebook... Una volta se uno parlava per strada fra se' e se' era considerato un matto, mi ricordo Lufthansa, un ragazzone considerato un po' svitato che agitava tanto le braccia, da cui il nomignolo, e parlava parlava tanto da solo, ti mando un abbraccio ovunque tu sia caro ragazzone... frammenti di un puzzle, ognuno in una proiezione propria di realtà, e se Matrix fosse vero?
Centrale, scendo, mi immergo in Matrix e corro al binario... prendo posto sul treno e penso a quando rientrerò, alle splendide persone che incontrerò e al mio regalo...
Buon viaggio... segui il bianconiglio...

sabato 7 maggio 2016

Filippo

Filippo
Ho due creature meravigliose, Lorenzo e Filippo, che amo pazzamente. Sono tanto diversi eppure simili, come spesso sono i fratelli e le sorelle, come se non si potesse prescindere dalla matrice...
Filippo e' una creatura pazzesca, a volte vorrei essere dentro la sua testa per stupirmi dei suoi circuiti neurali...
Ricordo un episodio di lui a 4 anni: festa di compleanno, gli amichetti che giocano in giardino e Filippo che li guarda dalla finestra della cucina.
"Amore andiamo fuori dai tuoi amici"" No li guardo da qui" " Ma figurati se stai qui a guardare, sono venuti per te ed ora vai da loro", lo prendo per la mano in modo brusco e lo metto a sedere sui gradini per mettergli le scarpe, mentre sono intenta coi nodi dei lacci sento " stupida mamma" ... un magma di incazzatura comincia a salire dallo stomaco e si dirige agli occhi, li si concentra in uno sguardo distruttore... Sollevo la testa con questo carico e lui: " hai sentito anche tu questa voce?" Riabbasso la testa, lego i lacci, lo mando fuori ( non potevo compromettere la mia credibilita') e comincio a ridere, un genio! "Hai sentito pure tu questa voce?" Ma come gli e' venuta? Ancora rido al solo pensiero.
Filippo ha l'abilita' fisica di una patata, da piccolo diceva"mamma faccio un salto grande" "si tesoro, ti guardo" ed ecco che si preparava con tutta quella tensione fisica di chi sta per compiere un'azione strabiliante, da record mondiale, concentrato, teso, spicca il salto, io vedo un gran muoversi di braccia e uno slancio del bacino che si protende in avanti, ma i piedi, quelli si sono staccati si e no 4 cm da terra, per lui, pero' era il saltone della vita.
Filippo, la mamma dei super eroi, Filippo che agli amici che corrono per i prati con un filo di voce dice: amici, amici, non corriamo...divertiamoci...!
Questa curiosa creaturina mi stupisce, lo osservo e mi pare magnifico. Mi fa incazzare e ridere da morire, ma quello che mi piace di piu' è che non nasconde la sua essenza...Bravo Pipper, ti amo❤️

mercoledì 4 maggio 2016

L'alpino, il leone Jhonny, il Lanza

L'alpino, il leone Jhonny, il Lanza
Il mio papà...un gran bel personaggio, innamorato delle sue figlie che ha cresciuto con grande senso dell'onore, del dovere e onestà, spronandole sempre verso il meglio. Ricordo una telefonata fatta da me...ero in Sardegna con i miei due figli piccoli, il villaggio praticamente deserto e Olbia a 10km...la macchina in panne.."ciao papà sono bloccata, la macchina non va, non c'è nessuno..." " Nannina tu sei una donna forte figurati se non trovi una soluzione, un bacione..." clic...Ma porc...io voglio essere debole e svenireeee...vabbè poi ho risolto, grazie al buon Greg...
Il Lanza, l'alpino, che partiva per le adunate degli alpini tre giorni prima con i suoi amici, io credevo che scalassero montagne per prendere la piuma di un'aquila da sfoggiare poi con orgoglio sul loro cappello ( così ci aveva raccontato il Lanza a proposito della sua piuma), solo dopo ho capito che c'entravano grandi bevute, mangiate e tanto tanto ridere...
Il Lanza leone Jhonny ha molti amici, dai 3 ai 7 anni, e il bello è che quando lo reclamano lui ha la capacità di diventare come loro.. e giocano, giocano, ridono, si spaventano, urlano, fai fatica a capire che lì c'è un adulto...
Il Lanza ha straordinarie capacità da rabdomante... dagli un mensola da mettere in bagno e lui ti trova le tubature e le buca...spesso si tratta di quelle dei vicini per cui si dispiace e non manca di sottolineare che sia davvero un peccato che non possano tirare lo sciacquone...noi, invece al posto della mensola abbiamo messo un tappino da meterassino per chiudere il buco...questo è interior design..
Il Lanza si circonda di amici abili che fanno da spettatori alle "minchiate" che combina, e sono notevoli, ma il bello è che non gli danno consigli, lo osservano e lo lasciano fare, forse perchè non si capacitano che si possa arrivare a certi livelli, a cose fatte, dopo averlo simpaticamente insultato, gli mostrano la "via" e il Lanza comincia a ridere e dice "ma guarda che pirla che son stato..."
Il Lanza ha un modo tutto suo di ascoltare...alla fiera di Francoforte dove si recava ogni anno per lavoro, un suo cliente o forse era un suo rappresentante, racconta del suo viaggio per raggiungere Francoforte, un viaggio avventuroso nel senso che gli è capitato di tutto, pericoli compresi, gli ascoltatori erano rapiti e a tratti commentavano le peripezie, tutti, Lanza compreso...poi alla fine..il commento finale del Lanza " e il viaggio? com'è andato?"
Insomma ce ne sarebbero tante da raccontare, nel nostro gergo si usa il termine "lanzarinata" che sta a significare: compiere un'azione che ha delle caratteristiche iniziali di genialità e si risolve per essere un'emerita cazzata, ma fa tanto tanto ridere"
E' chiaro che noi Lanzarini avendo una certa mappatura genetica siamo naturalmente portati per le "lanzarinate", ma se volete potete farle pure voi...Divertimento garantito...
Papà sei unico! Ti voglio bene