Partire
Non sono mai stata una ritardataria, eppure ultimamente arrivo sempre al pelo e questo genera un conflitto con me stessa: ce la faiiii? Si può sapere che ti succede??? Forse sto imparando a fregarmene o, meglio, ad essere meno sul pezzo, è che non sono ancora tutta allineata con me medesima, per questo il conflitto. Prendo la macchina o il treno per Milano? Il treno: meno stress, più tranquilla- la macchina: più comoda, quando rientro non sono vincolata dagli orari e da attese inutili...eh sì il tempo va reso efficiente in ogni singolo frammento... Prendo la macchina e all'altezza di Paullo sono già pentita, potevo prendere il treno... Comincia il mantra "dai dai dai che ce la fai!" Poi analizzo mentalmente il percorso per non perdere ulteriore tempo... Arrivo a Corvetto, " dai dai dai che trovo un parcheggio", mollo la macchina " rallenta tempo, rallenta tempo" devo pure prelevare , avrò nel portafoglio si e no 0,15 centesimi...fatto... corro in metropolitana, salgo, mi siedo, guardo il numero di fermate per Centrale, guardo l'orologio... Si ce la faccio, anzi sono pure in anticipo, mi sento efficiente... o deficiente?...vabbe' mi rilasso e guardo le persone. Quando sono in viaggio, su qualunque mezzo, mi piace guardare le persone, guardare nelle case che passano veloci da un finestrino, ascoltare frammenti di discorsi...in metro sono quasi tutti con la testa bassa concentrati sul telefonino o meglio, smartphone, non ci si guarda più... Una ragazza parla al telefono, auricolari nelle orecchie e contemporaneamente "whatsuppa", in che cavolo di realtà vive??? Di fronte a me un signore elegantemente vestito, forse è una divisa?, è concentrato sul suo cellulare, ha delle belle mani, l'ho già detto che guardo molto le mani?, dita affusolate, l'anulare sembra non appartenere a quella mano, è quasi un estraneo...porta la fede.. allora mi immagino la loro vita... ha il viso stanco, borse sotto gli occhi, potrebbe avere tra i 40 e i 50 anni, biondo cenere i capelli, occhi azzurri, di un azzurro acquoso, un po' spento... sta nella sua realtà...due asiatici, loro hanno spesso delle belle mani...parlano e ovviamente non capisco... due donne, forse una è la mamma, la mamma sta in piedi e guarda le persone, la figlia, una signora forse sulla quarantina portati male, seduta, guarda il suo smartphone, pure lei ben vestita.. Una ragazza parla ad alta voce, al telefono, ovviamente, i discorsi sono come quando fotografi un piatto di pasta e lo pubblichi su Facebook... Una volta se uno parlava per strada fra se' e se' era considerato un matto, mi ricordo Lufthansa, un ragazzone considerato un po' svitato che agitava tanto le braccia, da cui il nomignolo, e parlava parlava tanto da solo, ti mando un abbraccio ovunque tu sia caro ragazzone... frammenti di un puzzle, ognuno in una proiezione propria di realtà, e se Matrix fosse vero?
Centrale, scendo, mi immergo in Matrix e corro al binario... prendo posto sul treno e penso a quando rientrerò, alle splendide persone che incontrerò e al mio regalo...
Buon viaggio... segui il bianconiglio...
Centrale, scendo, mi immergo in Matrix e corro al binario... prendo posto sul treno e penso a quando rientrerò, alle splendide persone che incontrerò e al mio regalo...
Buon viaggio... segui il bianconiglio...